Disposta la restituzione degli immobili a ridosso del Canale 19 a Margherita
L'annuncio del presidente del comitato di quartiere, Sebastiano Aloia: «Attendiamo il deposito delle motivazioni, ma è per noi una data che segna una svolta»

CROTONE Il presidente del comitato di quartiere “Per Margherita” Aps, Sebastiano Aloia, rende noto che, dal 1° luglio 2025, è stata disposta dal Tribunale di Crotone la restituzione degli immobili sotto sequestro in località Margherita a ridosso del Canale 19.
Una data – commenta Aloia – che potrebbe finalmente segnare una svolta per le 84 famiglie coinvolte nella lunga e complessa vicenda legata al sequestro delle villette nei pressi del Canale 19

«Oggi si è tenuta l’udienza tanto attesa – riferisce il presidente del comitato –, nella quale alcuni nostri associati coinvolti si sono costituiti parte civile e, secondo quanto comunicato dall’avvocato, Domenico Ritorto Bruzzese, nostro associato presente in aula, il Tribunale ha appena letto il dispositivo della sentenza. Di seguito il messaggio pervenuto: “È stato appena letto il dispositivo della sentenza del processo Canale 19. Gli imputati De Martino e Dominijanni sono stati assolti, e il Tribunale ha disposto, ai sensi dell’articolo 323 Codice di procedura penale, la restituzione degli immobili agli aventi diritto. La motivazione sarà depositata entro 90 giorni”».
«Come si evince – precisa Aloia –, si tratta della sola lettura del dispositivo, privo ancora delle motivazioni, che verranno rese note entro i prossimi 90 giorni. Tuttavia, la disposizione della restituzione degli immobili rappresenta un risultato di enorme rilievo e un segnale fortemente positivo».
«Questa sentenza – sottolinea Aloia – arriva a coronamento di anni di impegno civico, azioni legali e mobilitazioni portate avanti dalla nostra Associazione di quartiere “Per Margherita Aps” e dai cittadini. Solo un mese fa, il 30 maggio 2025, l’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Meridionale aveva già fornito una valutazione favorevole alle osservazioni tecniche presentate dalla nostra Associazione finanziata da un gruppo di residenti con le quali, alla luce degli studi effettuati sul posto, si è richiesto il declassamento e l’eliminazione del rischio idraulico, confermando la validità del lavoro svolto».

«Durante questi cinque anni di mandato alla guida dell’Associazione – commenta ancora Aloia –, il caso Canale 19 è stato il nostro principale motore d’azione. Con costanza e determinazione abbiamo costruito un percorso che oggi sembra finalmente dare i suoi frutti. Ricordiamo anche che, nel 2024, l’amministrazione Voce ha dato un chiaro indirizzo politico alla vicenda, avviando i lavori sul Canale 19, tra cui la demolizione di tre pontili e la ricostruzione di altri due. Il pontile di via delle Spighe, ad esempio, è stato completato solo pochi mesi fa. Inoltre ha condiviso e promosso l’azione intrapresa dai residenti con le osservazioni al nuovo piano stralcio dell’autorità di bacino meridionale».
«La notizia di oggi, insieme ai progressi recenti – afferma Aloia –, apre uno spiraglio concreto in una vicenda che ha toccato profondamente decine di famiglie. Resta ora da attendere il deposito integrale della sentenza, che chiarirà le motivazioni giuridiche alla base della decisione e le relative implicazioni pratiche. Attendiamo anche l’ufficializzazione della nuova mappatura del rischio, prevista entro fine anno da parte dell’Autorità di bacino.Oggi, finalmente, si intravede una possibile via d’uscita da una questione che ha segnato in modo profondo la nostra comunità. Incrociamo le dita, in attesa di poterlo dire con certezza», conclude Aloia.