Tridico, piano per assumere 10mila under 40: «Polo tecnologico a Crotone»
Le proposte del candidato a presidente della Regione Calabria per il centrosinistra: «Presenterò tutto nei primi 100 giorni di governo con un investimento da 330 milioni»

CROTONE «La Calabria è la Regione più povera d'Europa e noi abbiamo il dovere di invertire rotta. Nei primi 100 giorni presenterò un grande piano occupazionale per assumere con contratti stabili 10mila giovani under 40. Li chiameremo operatori per la cultura e per l'ambiente, il Green Team della Calabria, e saranno le nostre sentinelle sul territorio per tutelare l'ambiente e rilanciare la cultura».
Così il candidato a presidente della Regione Calabria del centrosinistra, Pasquale Tridico, in un'intervista rilasciato al quotidiano cattolico “L'Avvenire” dove aggiunge: "Affideremo loro tre compiti: custodire le foreste e prevenire incendi e dissesto idrogeologico, curare la manutenzione nelle spiagge libere, rilanciare i musei e le attività culturali. Infine, promuoveremo la nascita di 4 poli tecnologici: a Corigliano-Rossano, a Crotone, a Vibo Valentia e a Reggio Calabria, dove assumeremo 1.000 giovani laureati e specializzati che faranno ricerca e promuoveranno competenze utili al nostro tessuto produttivo, che spesso lamenta mancanza di manodopera specializzata. Per questi due progetti investiremo 330 milioni di euro. La Calabria - conclude - non può più essere solo terra di partenze: deve diventare terra di innovazione».
«Con i soldi del ponte potremmo costruire in Calabria 30 ospedali»
L'aspirante candidato alla presidenza della Regione Calabria ha quindi parlato di sanità, «Da quando governa Occhiuto - ha sottolineato Tridico - la spesa della migrazione sanitaria verso le regioni del centro-nord è aumentata di 63 milioni. Con l’autonomia differenziata andrà ancora peggio. Ecco perché serve un governo regionale che cambi tutto. Bisogna investire nella sanità pubblica e riaprire gli ambulatori e le guardie mediche nelle aree interne».
«Entro sei mesi - assicura Tridico - metteremo fine alla gestione commissariale e coinvolgeremo le Asp e i territori in una cabina di regia. Infine, vogliamo mettere fine al deprecabile fenomeno della pervasiva presenza della politica nella sanità e mettere una fine alle lunghe liste d’attesa».
Tridico ha anche risposto in merito al suo parere sullarealizzazione del Ponte sullo Stretto. «Chiederemo all’Ue - ha annunciato - di sospendere l’iter autorizzativo per palese contrasto con la Direttiva Habitat e faremo ricorso al Tar vista l’assenza di una Valutazione ambientale strategica. Con i soldi del ponte potremmo costruire in Calabria 30 ospedali pubblici».
Anche sull'idea di sostegno al reddito, Tridico ha fornito delle delucidazioni. «Sarà ovviamente una misura diversa - ammette Tridico - perché nel frattempo sono cambiate le politiche nazionali. Il nostro reddito di dignità andrà a chi non riceve quello di inclusione e ai lavoratori che vivono sotto la soglia di povertà. Lo vogliamo collegare alle politiche attive e ai progetti di autoimprenditorialità così da rilanciare l’economia locale».