Bocche cucite sull'incontro in Prefettura per l'aggressione al consigliere
Previsto per la mattinata il confronto richiesto da dodici consiglieri di minoranza con il prefetto ma c'è silenzio tombale al riguardo: perchè questa scelta?
 
CROTONE Cala uno strano silenzio sull’incontro chiesto al prefetto di Crotone, Franca Ferraro, da dodici consiglieri comunali di Crotone. Uno strano silenzio su una vicenda che, invece, meriterebbe di essere trattata alla luce del sole. La vicenda è quella dei pugni e del calcio dato dal sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, al consigliere di maggioranza Ernesto Ioppoli nel corso di un incontro istituzionale alla Provincia.
L’incontro era stato convocato alla presenza del neo consigliere regionale Sergio Ferrari, presidente della Provincia, per discutere della delicata questione della costruzione di alcune palazzine di edilizia popolare in via Israele. Una vicenda che ha ed avrà anche risvolti nei palazzi della giustizia amministrativa, considerato che è stato anche presentato un ricorso al Tribunale amministrativo regionale della Calabria dal Comitato cittadino Tufolo-Farina che sta lottando per evitare che il progetto dell’amministrazione comunale di costruire le palazzine in via Israele vada a buon fine.
Il consigliere Ioppoli, sin dal primo momento, si è detto contrario alla realizzazione di questo progetto, posizione che ha mantenuto anche nel corso della riunione alla Provincia. La situazione, secondo quanto è dato sapere, è precipitata e sono volate parole pesanti tra il sindaco e Ioppoli. Il consigliere ha scritto una nota nella quale accusa il sindaco di aggressione fisica e Voce, dal canto suo, non ha smentito ed ha chiesto scusa a Ioppoli e ai cittadini.
Nella stessa nota delle scuse, il sindaco ha annunciato le dimissioni dalla carica che diventeranno operative il prossimo 17 novembre, nel caso in cui non dovessero essere ritirate. Il sindaco ha il vantaggio, rispetto ai consiglieri comunali, di potere rivedere la sua scelta entro 20 giorni. Questo vantaggio glielo consente la legge (articolo 53 del decreto legislativo n. 267, comma 3). Le notizie che rimbalzano sulla possibilità di ritiro dicono che Voce abbia già deciso di ritornare alla guida dell’amministrazione.
Nei prossimi giorni, quindi, ci dovrebbe essere l’annuncio. Sul piano politico la vicenda potrebbe, quindi, chiudersi con questa decisione ed è per evitare questa conclusione, che non comporterebbe nessuna ricaduta negativa sull’esecutivo che governa Crotone, che i dodici consiglieri comunali di opposizione hanno chiamato in causa il prefetto chiedendo un incontro. Sembrerebbe che l’incontro ci sia stato questa mattina, ma nessuno lo conferma. Nessuno vuole dire che cosa sia emerso nell’incontro con il prefetto. Perché è stata scelta la via del silenzio assordante? Non è una questione privata e per questo i cittadini hanno il diritto si sapere.

