L'arte bianca
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CROTONE «La campagna elettorale è iniziata ed ognuno “tira l’acqua al proprio mulino”, è proprio il caso di dirlo: ma le scomposte esternazioni degli esponenti dell’opposizione in consiglio comunale in merito agli effetti del violento nubifragio abbattutosi in città nella giornata di ieri che in poche ore ha comportato il raggiungimento di oltre 107 millimetri d’acqua in città in poco più di due ore a fronte di un indice di piovosità annuale medio di circa 700 millimetri, restituisce il senso di tutta l’inconsistenza di una parte politica probabilmente troppo impegnata ad affinare i propri metodi clientelari nel tentativo di acquisire consenso, piuttosto che a comprendere i meccanismi di funzionamento della pubblica amministrazione». È la replica del movimento politico “Crescere”, che sostiene il sindaco Enzo Voce, rispetto alle accuse mosse da dieci consiglieri d'opposizione in merito ai danni e i disagi causata dall'ondata di maltempo abbattutasi sulla città la notte scorsa.

«Invoca il fantomatico mancato accesso ai fondi del Pnrr – commenta Crescere rispetto alla nota dell'opposizione –, come se questi potessero essere intercettati e spesi a casaccio, prescindendo dalla propria destinazione funzionale. Così come quando, pur da assidui frequentatori delle commissioni consiliari, non hanno ancora appreso e non vedono che questa amministrazione ha destinato e sta spendendo 6,7 milioni di euro in interventi di protezione civile finalizzati alla prevenzione del dissesto idrogeologico, come nessuno ha mai fatto. Interventi in corso destinati a risolvere definitivamente le problematiche nelle aree più critiche della città come quelle, ad esempio, di Via Pignataro, quartiere Marinella e via spiaggia delle forche, nonchè nell’area di Via Matteotti e dell’istituto Pertini».

«Così come quando – incalza ancora Crescere – non tiene in considerazione che già dalla mezzanotte scorsa il sindaco Voce ha immediatamente allertato ed aperto il Coc, avviando e presenziando personalmente in una capillare attività di monitoraggio del territorio durata fino a tarda notte, precettando tutto il personale reperibile per interventi di manutenzione, dedicando le maestranze di Akrea, del servizio manutentivo e del verde pubblico, oltre che avviando ogni più proficuo rapporto collaborativo con la protezione civile regionale e con Calabria verde per la pulizia delle strade».

Ma soprattutto quando, con piena malafede, derubrica una precipitazione metereologica di straordinaria intensità a fenomeno modesto i cui effetti avrebbero potuto essere evitabili attraverso una mera manutenzione ordinaria.

«Riflessioni di una ingenuità disarmante»

«Ci provino i consiglieri d’opposizione a studiare ogni tanto – esorta Crescere – e a raffrontare gli effetti di precipitazioni analoghe a quelle verificatesi la scorsa notte a Crotone: studino i consiglieri i casi dei più recenti nubifragi verificatisi in Italia negli ultimi tempi e provino a raffrontare i danni prodotti in questi casi a parità di precipitazioni con quelli verificatisi la scorsa notte a Crotone in uno scenario di sottodimensionamento del rischio da parte della protezione civile regionale, limitato al “livello giallo”. Basterebbe anche solo ricordare gli effetti dell’alluvione a Crotone del 14 ottobre 1996 quando sulla città di abbatterono 120 millimetri d’acqua in tre ore».

«Fortunatamente i cittadini sanno valutare – conclude la nota – e sanno distinguere fra chi insulta la propria intelligenza attraverso critiche strumentali e destinate solo a “portare acqua al proprio mulino” e chi prova in tutti i modi a fare tutto ciò che è possibile in situazioni straordinarie ed eccezionali».

 


 

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