Pino Fabiano presenta il libro su vita e pensiero di Dario Visintini
Il comunista triestino molto legato al Sud in ragione della sua robusta formazione gramsciana. L'appuntamento è per sabato 6 dicembre a partire dalle ore 17.30
CROTONE È uscito il nuovo libro di Pino Fabiano, “Un compagno, Vita e pensiero politico di Dario Visintini comunista triestino” edito per i tipi delle Officine editoriali da Cleto. Il libro, con una narrazione fluida e non accademica, conduce il lettore in un viaggio attraverso il percorso politico ed esistenziale di Dario Visintini, figura importante nella città di Trieste, testimone di una storica famiglia di combattenti e dirigenti comunisti del Novecento, del secolo breve.
L'autore, in compagnia dell'editore, presenterà l'opera sabato 6 dicembre a partire dalle ore 17.30 presso il Circolo Arci “Gli spalatori di nuvole” in via Francesco Cilea, 11/bis a Crotone
Un pensiero forte quello di Dario Visintini, sempre capace di catturare rispetto e attenzione per la purezza che riversava nelle sue convinzioni, per il rigore etico strutturato principalmente sulla coerenza della prassi politica. E poi per la grande cultura, per quel sapere smisurato che diventava il suo punto di forza, che gli consentiva di ergersi con vigore al di sopra di tutto e di tutti. Aveva la Treccani in testa e pareva conoscere ogni cosa, sempre curioso, intelligente, con una grande memoria, capace di far viaggiare il suo sapere con la coerenza delle sue idee e del suo pensare politico.
Una vita intera consegnata all’impegno politico, lontano dalla nomenclatura delle segreterie e dagli scranni dei palazzi che contano, sempre per strada, sempre in prima fila in mille vertenze della città, fin dagli anni Sessanta, e dove nel suo orizzonte c’era soltanto l’ambiente, l’internazionalismo, il pensiero marxista-leninista e la democrazia progressiva di Eugenio Curiel: unici riferimenti per guardare al sol dell’avvenire oltre il cinico e arido mondo della politica di questa strana contemporaneità.
Nella narrazione trova uno spazio significativo la Calabria e il meridione, perché Dario Visintini era molto legato al Sud in ragione della sua robusta formazione gramsciana. Con la Calabria, poi, era rimasto un qualcosa di emotivamente importante fin da quando, nel lontano 1970, vi arrivò per la prima volta per portare il suo contributo politico ai marxisti-leninisti del crotonese e a Cutro, in particolar modo al fianco del partigiano Rosario Migale, in quelle terre del sudore e delle lotte contadine, tra le gialle dune tanto care a Pasolini.
Nord e Sud uniti nella lotta, nel coraggioso slancio per mettere assieme utopie e riflessioni, per chiudere un percorso fatto di significati simbolici dentro la storia e il vissuto politico di Dario Visintini, un compagno.
La prima presentazione si terrà il 6 dicembre a Crotone presso la sede Arci “Gli Spalatori di Nuvole”con l’introduzione di Marco Marchese, Editore Officine Editoriali da Cleto, e il dialogo tra l’autore Pino Fabiano e Filippo Sestito dell’Arci Antimafia Sociale.
Il libro è disponibile nello store online delle Officine Editoriali da Cleto al link: https://www.officineeditorialidacleto.it/pro.../un-compagno/ Oppure con un messaggio WhatsApp o telefonando al numero: 335 669 6982
Pino Fabiano Nasce a Cotronei (KR) il 21 settembre 1965. È iscritto all’Ordine dei giornalisti della Calabria - Albo pubblicisti.
Ha pubblicato: Novantanove. Idealisti e sognatori nel ricordo della ‘Repubblica napoletana’, Città del Sole Edizioni, 2010; Contadini rivoluzionari del Sud. La figura di Rosario Migale nella storia dell’antagonismo politico, Città del Sole Edizioni, 2010; Parole al vento, Associazione culturale di volontariato Cotroneinforma, 2012; Come il bue di Rembrandt, Sensibili alle Foglie, 2015; Periferie. Storia minima di Crotone e della cooperativa Agorà, Sensibili alle Foglie, 2016; Nessun rimpianto. Storia di Rosa la Rossa, Sicilia Punto L, 2020.
Contadini rivoluzionari del Sud ha vinto il Premio Nabokov 2016 sezione saggistica, mentre Come il bue di Rembrandt è stata un’opera segnalata nel Premio Giorgetti 2017.
Considera la scrittura come forma di resistenza e impegno civile, mentre lo studio e la ricerca sono in gran parte finalizzati al recupero della memoria, convinto che un popolo senza memoria è un popolo senza futuro, come amava ricordare il buon Luis Sepúlveda.