Sciopero generale della Cgil Calabria: sindacato in piazza a Crotone
La manifestazione regionale del 12 dicembre: «Aumentare salari e pensioni, stop all'innalzamento dell'età pensionabile, riforma fiscale, più soldi su sanità e istruzione»
CATANZARO Si terrà a Crotone la manifestazione regionale in occasione dello sciopero generale indetto dalla Cgil per il 12 dicembre. Lo rende noto la stessa Cgil.
«Tanti - è scritto in una nota del sindacato - i temi che compongono la piattaforma dall'iniziativa tra richieste, proposte e rivendicazioni. In particolare il sindacato chiede di aumentare salari e pensioni, di fermare l'innalzamento dell'età pensionabile, di dire no al riarmo e investire su sanità e istruzione. La Cgil chiede vere politiche industriali e del terziario, una riforma fiscale equa e progressiva. Filoni importanti che incidono pesantemente sulla qualità della vita del Paese e che hanno un peso ancora maggiore in Calabria».
«La nostra regione - afferma la Cgil Calabria - si conferma uno dei territori con i salari e le pensioni più basse d'Italia. Il tutto mentre i giovani continuano a partire e ad andare via, lasciando dietro di sé una regione sempre più anziana e che va verso la desertificazione. È urgente invertire la rotta, investire su lavoro e occupazione e stipulare un patto per la Calabria per arginare l'emorragia di giovani che lasciano questa terra in cerca di più opportunità e più servizi».
«Ecco perché il sindacato guidato da Gianfranco Trotta - entra nel merito Cgil - propone incentivi sulle politiche del lavoro per tamponare il fenomeno, in aggiunta a strumenti per fare rientrare chi già lavora fuori. Importante deve essere anche l'impegno per gli anziani. Attualmente in Calabria costituiscono il 24 per cento della popolazione ed entro il 2050 saranno il 36 per cento. I non autosufficienti sono 150mila e le attuali politiche per loro non sono adeguate».
«La scelta di tenere la manifestazione regionale a Crotone - conclude Cgil Calabria - non è casuale. Crotone è diventata, suo malgrado, il simbolo della deindustrializzazione, delle mancate infrastrutture, di una lunga storia di rifiuti tossici e bonifica. Ma anche un importante centro penalizzato dai trasporti, con un diritto alla mobilità fortemente limitato. È da qui che vogliamo ripartire per rivendicare politiche economiche, salariali, sociali, industriali che rilancino il Paese e la Calabria».

