L'arte bianca
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CROTONE «È bastata una perturbazione notturna, durata appena due ore, per mettere in ginocchio l’intera città. Strade trasformate in fiumi, attività commerciali costrette a restare chiuse, quartieri isolati dal fango e un centro cittadino sommerso. Una scena purtroppo nota ai crotonesi, che ormai convivono con un’allarmante vulnerabilità idraulica. Ma ciò che stupisce e indigna è l’atteggiamento dell’Amministrazione comunale, che da mesi autocelebra interventi di manutenzione “ordinaria” presentati come risolutivi nella lotta al rischio idrogeologico». È quanto denunciano in una nota dieci consiglieri comunali d'opposizione sui danni e i disagi registrati a causa del maltempo a Crotone. Si tratta di Anna Maria Cantafora, Chiara Capparelli, Carmen Giancotti, Giuseppe Fiorino, Fabrizio Meo, Antonio Manica, Cristian Prisma, Enrico Pedace, Igino Pingitore e Salvatore Riga.

«La realtà - incalza l'opposizione - offre un quadro completamente diverso: tombini intasati, caditoie mai pulite, canali ostruiti e zero prevenzione strutturale. Un patrimonio di inefficienze che si è materializzato in poche ore di pioggia, smentendo clamorosamente le rassicurazioni del sindaco Voce e della sua giunta».

«Mentre imprenditori e commercianti - accusa la nota - contano i danni e i cittadini si rimboccano le maniche per liberare marciapiedi e garage dal fango, l’Amministrazione sembra più impegnata a curare la facciata della città, trasformandola in una vetrina addobbata per le feste. Una città “agghindata” non “attrezzata” –che brilla di luci natalizie, ma va in tilt alla prima pioggia seria».

«È la politica del panem et circenses - segnala l'opposizione -: qualche evento, qualche decorazione, qualche inaugurazione di facciata. Tutto ciò che è visibile e immediato viene esaltato, mentre ciò che richiede competenza, programmazione e capacità amministrativa viene sistematicamente ignorato».

«Crotone è un territorio fragile - commenta l'opposizione -, segnato da un rischio alluvionale noto e documentato. Eppure, l’amministrazione Voce continua a voltarsi dall’altra parte, fuggendo dalla complessità e rifugiandosi nelle operazioni di immagine. La prevenzione del rischio idrogeologico non porta voti immediati, non si fotografa bene su Facebook e non fa spettacolo: e così resta ferma al palo».

«E ciò che rende tutto più grave - contesta ancora l'opposizione - è che anche le risorse del Pnrr destinate alla prevenzione del dissesto idrogeologico non sono state valorizzate come avrebbero dovuto, perdendo l’occasione di mettere finalmente in sicurezza il territorio. Risorse che non sono state colte nemmeno per un altro grande tema dimenticato: la rete idrica».

«Come se non bastasse - sottolinea l'opposizione -, a tutto questo si aggiunge la scellerata pianificazione dei lavori di bitumazione delle principali arterie cittadine. Interventi necessari, certo, ma programmati nel peggior modo possibile, paralizzando interi quartieri in particolare Tufolo e Farina e aggravando ulteriormente la mobilità urbana. Una gestione amministrativa che appare sempre più improvvisata, miope e distante dalla realtà quotidiana dei cittadini».

«Ieri notte Crotone - prosegue l'opposizione - non è stata travolta da un’alluvione eccezionale: è stata travolta dall’incapacità amministrativa. E questa è la vera emergenza, quella che non si risolve con un post celebrativo o una conferenza stampa».

«La città ha bisogno - conclude la nota - di prevenzione, manutenzione seria, pianificazione, competenza. E soprattutto di amministratori che comprendano che governare non significa decorare una vetrina, ma proteggere un territorio fragile e una comunità che merita molto di più».

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