Scarsa trasparenza per l'opposizione: «Sprechi, discrezionalità e opacità»
La controreplica di undici consiglieri di minoranza al movimento politico "Crescere" rispetto alla gestione amministrativa del Comune di Crotone dalla giunta voce
CROTONE «Come consiglieri di opposizione, e prima ancora come cittadini, riteniamo doveroso intervenire, pur in un momento in cui molti crotonesi stanno ancora affrontando danni e difficoltà a causa degli eventi meteorologici degli ultimi giorni. Avremmo preferito che l’attenzione restasse focalizzata sulle necessità della città, ma le dichiarazioni del movimento politico “Crescere” ci impongono un chiarimento fermo».
È la controreplica di undici consiglieri comunali d'opposizione rispetto alla querelle politica nata a seguito dei danni e disagi creati dall'ultima ondata di maltempo abbattutasi nella città di Crotone. Si tratta dei consiglieri Anna Maria Cantafora, Chiara Capparelli, Carmen Giancotti, Giuseppe Fiorino, Fabrizio Meo, Andrea Devona, Antonio Manica, Cristian Prisma, Enrico Pedace, Igino Pingitore e Salvatore Riga.
«La maggioranza sembra vivere in una narrazione politica – contesta la minoranza – dove ogni criticità può essere minimizzata e ogni responsabilità spostata altrove. Ma Crotone non è un cartone animato sempre in festa: è una comunità reale, con una storia seria, complessa e profondamente segnata da eventi drammatici. Per questo consideriamo del tutto inappropriato e profondamente irrispettoso il paragone avanzato da Crescere tra l’evento del 3 dicembre notte e la tragedia del 1996. Si tratta di due episodi non comparabili né per intensità, né per conseguenze, né per impatto sulla vita della città».
«Richiamare il 1996 come termine di paragone – commenta l'opposizione –, oltre ad essere storicamente scorretto, rischia di riaprire ferite profonde e di offendere la sensibilità di chi ha vissuto quella pagina tragica. Un’amministrazione seria dovrebbe evitare simili scorciatoie narrative e affrontare il presente assumendosi le proprie responsabilità».
«Con fermezza – prosegue la nota – respingiamo le accuse di “clientelismo” provenienti dal movimento politico Crescere. Se per “clientelismo” la maggioranza intende il nostro lavoro di controllo e trasparenza, allora è evidente che ha una percezione distorta del ruolo istituzionale dell’opposizione. Ma, se davvero vogliamo parlare di clientelismo, allora occorre chiarire di cosa stiamo discutendo. Perché se per loro “clientelismo” significa denunciare ciò che non funziona, noi invece intendiamo ben altro».
«Riteniamo che costituiscano elementi critici, ad esempio – accusa la minoranza –, affidare servizi di comunicazione e pubblicità a società neocostituite, prive di esperienza consolidata, attraverso procedure che – alla luce degli atti – meritano approfondimenti e criteri più trasparenti».
«Questi esempi rappresentano, a nostro giudizio – spiega la minoranza –, aspetti che sollevano interrogativi politici rilevanti: una gestione amministrativa che, secondo molte percezioni raccolte dai cittadini, non sempre appare coerente con criteri omogenei, trasparenti e basati sulla programmazione».
«Di fronte a tutto questo – stigmatizza la minoranza –, la maggioranza prova a ribaltare la situazione accusando l’opposizione di fare clientelismo. Si tratta, a nostro avviso, di un tentativo di distogliere lo sguardo dalle questioni reali, perché se davvero entrassimo nel merito degli atti, delle procedure e delle scelte portate avanti in questi anni, l’elenco delle zone d’ombra sarebbe molto più lungo. E potremmo continuare ancora».
«E quando la maggioranza tenta di scaricare ogni responsabilità – avverta il comunicato – su chi ha governato ieri, va ricordato che molti di quei protagonisti oggi siedono proprio tra i loro banchi. È difficile attribuire colpe al passato quando si è scelto di includerne i rappresentanti nell’attuale maggioranza: una contraddizione politica che non può essere ignorata».
«Il nostro compito, invece – sostiene la minoranza –, è un altro: denunciare sprechi, discrezionalità e opacità; chiedere trasparenza su fondi e procedure; pretendere che i servizi siano erogati con criteri chiari e uguali per tutti; impedire che la città diventi terreno di scambio politico».
«Questo facciamo – conclude l'opposizione – e continueremo a fare. Se a qualcuno dà fastidio, è un problema politico della maggioranza, non nostro. E continueremo a svolgere il nostro ruolo fino in fondo, perché Crotone merita un’amministrazione trasparente, imparziale e libera da ogni forma di favoritismo».

