L'arte bianca
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CROTONE Botta e risposta tra quattro consiglieri di minoranza al consiglio comunale di Crotone e il movimento politico lanciato dal sindaco Vincenzo Voce “Crescere”, che risponde per il tramite del suo vicepresidente, Sandro Cretella, in merito al recente atto di indirizzo deliberato dalla giunta per ricorrere alla somministrazione di 13 lavoratori per un periodo di 12 mesi, prorogabili per ulteriori 12 mesi.

Consiglieri di minoranza: «Campagna politica è iniziata»

«Apprendiamo con sommo stupore la deliberazione della Giunta comunale numero 217 del 14 maggio scorso con la quale il sindaco e la sua intera Giunta comunale hanno deliberato l’Atto di indirizzo per l’individuazione, mediante la procedura di scelta del contraente, di un’agenzia per il lavoro, finalizzata al potenziamento delle attività nella realizzazione di progetti comunali che prevedono l’esigenza temporanea di prestazioni di carattere tecnico, amministrativo e operativo». È quanto si legge in una nota a firma di Antonio Manica, Andrea Tesoriere, Giuseppe Fiorino ed Enrico Pedace.

«Il suddetto atto di indirizzo – scrivono i consiglieri –, è finalizzato per il reclutamento di numero 13 figure di personale a tempo determinato per 12 mesi prorogabili per ulteriori 12. La delibera penalizza pertanto fortemente tutti coloro i quali da ormai anni lavorano con grande sacrificio presso il nostro Ente con le medesime mansioni, parliamo ovviamente dei Tirocinanti».

«Una scelta di indirizzo politico inspiegabile – commentano i consiglieri – a nostro parere. I tirocinanti nel nostro Ente hanno sempre avuto un ruolo fondamentale, sostenendo e portando avanti settori in grande difficoltà e pare assurdo oggi che ci si dimentichi di loro in questo particolare momento storico. È assurdo e paradossale anche la mancata volontà della amministrazione tutta di volere aderire alla manifestazione indetta dalla Regione Calabria per la loro stabilizzazione, che rende evidente di quanto sia il disinteresse verso coloro che hanno sempre dato anima e cuore alla nostra città».

«A rendere ancor più grave l’entità della decisione del sindaco e della sua giunta – rincarano i consiglieri –, è che i fondi per l’assunzione delle 13 unità previste dalla delibera risultano provenire dalle Royalties, che ben sarebbero potute essere investite invece per stabilizzare seppur un numero non indefinito di soggetti che già rientravano nelle nostre risorse. 

Una decisione politica che sembrerebbe assumere quasi i connotati della vecchia politica, quella vecchia politica così tanto bistrattata e derisa dal sindaco e dai suoi amici

«Risulta chiaro che la campagna elettorale è iniziata da un pezzo – accusano i consiglieri –, una campagna politica iniziata nel peggiore dei modi che certamente darà da riflettere a chi di dovere, su tempistiche e modalità. Per conto nostro non accetteremo che tali ingiustizie vengano perpetrate nei confronti di chi, giustamente dopo anni di enormi sacrifici, chiede semplicemente gli venga riconosciuto un diritto quasi scontato e sin da oggi, come è già stato in altre occasioni passate, preannunciamo una dura battaglia nelle sedi opportune», conclude la nota.

Cretella: «Come demagoghi dell’ultima ora»

«La vecchia politica la fa chi ha connaturata in sé l’idea insana dell’utilizzo di determinati schemi procedurali per perseguire finalità contrarie al perseguimento dell’interesse pubblico. Chi invece orienta quotidianamente il proprio agire nell’esclusivo interesse pubblico, nemmeno ci pensa alle perverse teorie dei demagoghi dell’ultima ora». È al replica del vicepresidente di Crescere, Sandro Cretella, alle accuse mosse dai quattro consiglieri di minoranza sul recente atto d'indirizzo della giunta Voce.

«Solo questo può essere – replica il vicesindaco – il commento da riservare ai consiglieri comunali d’opposizione che oggi si sentono “oltraggiati” dalla comunicazione dell’adozione di un atto di indirizzo che consentirà all’ente di ottenere nei prossimi mesi la somministrazione di 13 lavoratori a tempo determinato funzionali al perseguimento di obiettivi strategici dell’amministrazione fra cui la realizzazione di investimenti correlati a finanziamenti milionari assentiti, l’incremento del decoro urbano e del verde pubblico cittadino».

«Se i nostri novelli “eroi” – stigmatizza Cretella – avessero letto l’atto di indirizzo prima di avventurarsi in improbabili teorie o si fossero quanto meno informati prima di abbandonarsi alla propria improvvisata foga censoria, avrebbero scoperto che il ricorso alla somministrazione di lavoro attraverso fonti di finanziamento esterne oggi costituisce la sola possibilità di dare all’ente nuova forza lavoro a fronte del raggiungimento della soglia massima di sostenibilità finanziaria a valere sulla spesa del personale, risultato che si è determinato dalle oltre 175 assunzioni effettuate finora da questa amministrazione».

Lo dicano più chiaramente i quattro (di numero) demagoghi – sfida Cretella – a cosa si riferiscono quando alludono a un rapporto fra la scelta dell’ente e la prossima campagna elettorale, non foss’altro per consentire a chicchessia di tutelarsi nelle sedi competenti a fronte di illazioni così gravi 

«Il riferimento poi alla vicenda dei tirocinanti – replica Cretellea – è poi quanto di più squallido e strumentale si possa sostenere: dimenticano (anzi, fanno finta di dimenticare) che questa amministrazione è stata fra le poche in Calabria a fare ricorso alle procedure di stabilizzazione previste dalla direttiva regionale del 2022, consentendo a 12 ex tirocinanti di divenire dipendenti comunali assicurandogli un futuro stabile; e non sanno che le nostre procedure sono state mutuate da una serie di enti che hanno seguito la via imboccata da questo ente».

«Non sanno i consiglieri d’opposizione – incalza il vicesindaco – che la fonte di finanziamento funzionale al ricorso al servizio di somministrazione di lavoro non può essere utilizzata per assumere o stabilizzare dipendenti dell’ente, così come semplicisticamente sostenuto. Stiano tranquilli i consiglieri d’opposizione: con la platea dei tirocinanti, grazie anche al proficuo confronto con i sindacati stiamo sondando proprio in queste ore ogni soluzione giuridicamente perseguibile ed è già programmato un incontro nella settimana prossima con l’amministrazione regionale per proporre soluzioni idonee a consentire al più ampio numero possibile di uscire dalla condizione pregiudizievole che li affligge. un atto dovuto da parte di un’amministrazione che li ha sempre considerati mai come numeri, ma come risorse per l’ente».

«Lavoriamo ogni giorno – conclude Cretella – con la percezione di condurre una lotta contro il tempo nella direzione del cambiamento: non sarà certo il comunicato dei quattro (di numero) demagoghi di turno a scalfire un processo che, se ne facciano una ragione, è ormai consolidato ed inarrestabile».