Rottura sul Piano spiaggia, Sib: «Confronto interrotto, riaprire il dialogo»
Il coordinatore interprovinciale Luca Manica esprime «profondo rammarico per l'annuncio da parte dell'Amministrazione comunale del completamento dell'iter amministrativo»

CROTONE Il sindacato dei balneari di “Sib Confcommercio” Crotone, attraverso il suo coordinatore interprovinciale Luca Manica, esprime «profondo rammarico per l'annuncio da parte dell'Amministrazione comunale del completamento dell'iter amministrativo Piano comunale delle spiagge (Psc) che segna l'interruzione del percorso di confronto e condivisione che, per mesi, aveva coinvolto in maniera costruttiva e partecipata il mondo delle imprese e delle professioni, senza capitalizzare in modo proficuo il confronto».

«Eppure era stato convocato un tavolo tecnico-politico importante – commenta il sindacato balneari -, attraverso il quale si era avviata una fase di co-progettazione concreta, in cui le associazioni di categoria e gli ordini professionali avevano messo a disposizione tempo, competenze ed esperienze, con l'obiettivo comune di tracciare una visione strategica e sostenibile per la fascia costiera crotonese».
«In base alle attività svolte – chiarisce il Sib -, eravamo in attesa di un ulteriore confronto con l'amministrazione per definire le azioni da intraprendere alla luce della concertazione avvenuta. Tuttavia, rileviamo un atteggiamento che ci lascia perplessi. Il documento, ora pubblicato sull'albo pretorio online del Comune di Crotone, resterà consultabile per venti giorni, durante i quali cittadini e operatori potranno presentare osservazioni. Una procedura legittima, certo, ma che non sostituisce, né può sostituire, il valore di un confronto reale, tecnico e costruttivo».
Il Sib sottolinea come «il merito delle questioni non possa esaurirsi in una finestra di osservazioni scritte, ma necessiti di approfondimenti condivisi, aperti, in presenza, capaci di restituire concretezza e visione ad uno degli strumenti urbanistici più delicati e strategici per il futuro turistico, ambientale ed economico del territorio».
«Il percorso, così bruscamente e unilateramente interrotto – stigmatizza la nota -, aveva visto il contributo di numerosi professionisti, anche di rilievo nazionale, oltre alla partecipazione attiva del Presidente nazionale del Sib, Antonio Capacchione. Le analisi tecniche elaborate in questi mesi, dagli studi idromorfologici alla simulazione del carico antropico, dalle linee guida paesaggistiche fino ai modelli per la mobilità sostenibile, rappresentano un patrimonio di lavoro che difficilmente potrà essere riassunto in un allegato o in una nota tecnica. Si trattava, piuttosto, di una visione integrata, costruita con metodo, dati e strumenti scientifici, in grado di orientare scelte strategiche e durature».
«Dal rilievo topografico della linea di costa – fa constatare il Sib - fino alla modellizzazione delle criticità legate all'erosione e all'innalzamento del livello del mare, ogni aspetto era stato affrontato con l'intento di dotare il Comune di un piano solido, capace di offrire certezze regolamentari agli operatori e, allo stesso tempo, garanzie di tutela e accessibilità per i cittadini. Il lavoro prodotto includeva anche la redazione di linee guida per l'inserimento armonico delle strutture balneari nel paesaggio, la definizione di standard ambientali avanzati e la proposta di un sistema integrato per la mobilità costiera, comprensivo di parcheggi decentrati, navette a basso impatto e percorsi di accesso alle spiagge accessibili a tutti. A nostro avviso esistono criticità tecniche che potrebbero pregiudicare il regolare funzionamento delle strutture attualmente operative».
Il Sib Confcommercio Crotone ribadisce «con fermezza alcune priorità che dovrebbero essere parte centrale del Psc: la certezza normativa e procedurale per le imprese; un equilibrio equo e trasparente tra concessioni e spiagge libere; una visione progettuale che garantisca qualità, sicurezza e sostenibilità. Non meno importante è il tema dei servizi e delle infrastrutture, a partire dalla mobilità: la costa crotonese non può crescere senza una pianificazione intelligente, coerente e accessibile».
«Ciò che preoccupa maggiormente – segnala il Sib - non è solo la scelta unilaterale di chiudere un tavolo, ma la perdita di un metodo. Un metodo che era stato riconosciuto come virtuoso e che aveva permesso, forse per la prima volta su questo tema, un confronto tra istituzioni, rappresentanze economiche e saperi tecnici. Tornare indietro, archiviare questo percorso, significherebbe non solo sprecare risorse, ma perdere credibilità e opportunità».
Il Sib Confcommercio Crotone rivolge dunque un appello «al senso di responsabilità dell'Amministrazione: si riapra il confronto, si torni a ragionare insieme, si mettano al centro i contenuti e non i tempi. Il turismo balneare crotonese ha bisogno di certezze, di visione e di strumenti adeguati», conclude la nota.