L'arte bianca
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CROTONE Al momento sono solo spifferi di palazzo, ma quello che raccontano fanno drizzare le orecchie. I palazzi sono quelli della politica disseminati nei centri nevralgici della Calabria e di Roma

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Le notizie, invece, sono stravolgenti perché parlano di movimenti messi in atto per non ricandidare Roberto Occhiuto alla presidenza della giunta regionale calabrese. Sono solo spifferi, ma chi segue la politica sa bene che possono trasformarsi in zefiri, venticelli freschi che in estate sono molto ricercati e graditi. 

Ci sono, insomma, ambienti di centrodestra che pensano già ad un superamento di Occhiuto. Il motivo è ovviamente legato all’indagine messa in campo dalla Procura di Catanzaro che lo vedrebbe indagato per una presunta corruzione. L’indagine si allarga a macchia d’olio e ogni giorno si arricchisce di un nuovo filone. 

Dopo l’interesse per la cantina per la produzione di vino pregiato di cui Occhiuto era socio, i finanzieri di Catanzaro, coordinati dalla Procura, hanno acceso i riflettori su affari riguardanti la sanità privata. Nelle carte si parla di fiumi di denaro, che sarebbero arrivati “da un sistema irretito da meccanismi clientelari”. 

Oggi sul quotidiano Il Domani si parla di un filone che interessa le case popolari dell’Aterp e si indaga per capire se sono state favorite ditte amiche. In questo caso l’attenzione degli investigatori è rivolta alle attività di Tonino Daffinà, fedelissimo di Occhiuto e indagato nella stessa inchiesta. Uno stillicidio di notizie che sta preoccupando, non poco, gli inquilini dei palazzi della politica del centrodestra

La preoccupazione che l’indagine possa avere un’accelerata non positiva è molta. Se questa accelerata dovesse avvenire proprio nel vivo della campagna elettorale sarebbe una sciagura. Anche Occhiuto lo sa e per questo si è dimesso e ricandidato nella speranza di evitare la bufera giudiziaria proprio nel bel mezzo della campagna elettorale. 

C’è preoccupazione e, a quanto si può capire, si starebbe pensando anche ad un piano b. Un piano con un altro candidato a presidente. Nel caso di superamento di Occhiuto, gli spifferi parlano della candidatura di un rappresentante di Fratelli d’Italia. Il partito di Meloni non lascia nulla al caso e a quanto è dato sapere ha chiesto a tutta la delegazione parlamentare calabrese di chiedere il rilascio del certificato elettorale, il documento che serve depositare in caso di candidatura.

Forse si penserebbe a sostituire Occhiuto con Wanda Ferro? Nessuno può dirlo. Si sa solo che quando sta per scoppiare una guerra i generali si preparano armandosi di tutto punto

Intanto nel centrosinistra si prende tempo per la scelta del candidato a presidente. Pasquale Tridico è il preferito, ma il suo sì non arriva. Non è che stanno attendendo che succeda qualcosa, perché magari anche alle loro orecchie sono arrivati gli spifferi dei palazzi abitati da inquilini del centrodestra?


 

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