Donne democratiche alla riscossa? Nel Pd c'è da stare sereni allora...
Le pillole satiriche di Bartolo Villaroja
 
CROTONE Sembrano essersi svegliate dal letargo le mitiche Donne del partito democratico della provincia di Crotone quando lanciano “un appello all’unità”, chiedendo ai dirigenti maschi di “mettere da parte iniziative strumentali che distolgono il dibattito interno dai veri obiettivi”.
L’auspicio “è che il lavoro fatto negli ultimi quattro anni, nella ricostruzione del partito, non vada disperso”. Le Donne democratiche conoscono a menadito il grande lavoro svolto negli ultimi quattro anni per ricostruire il partito. Se, poi, il partito non ha fatto nessun passo avanti, la colpa è d quelli che continuano a ciurlare nel manico e non vogliono che il Pd ritorni al governo delle istituzioni nella provincia di Crotone.
In questo partito c’è qualcuno che rema contro e vorrebbe “avvolgere il nastro ad ogni nuovo ciclo elettorale”. Anche negli ultimi quattro anni non c’è stata una sola vittoria elettorale questo non dovrebbe giustificare l’assalto ai dirigenti che si sono mostrati inadeguati. Sconfitta dopo sconfitta si deve andare avanti sino alla scomparsa del partito. Ecco perché le Donne democratiche sono convinte che “si deve, soprattutto di fronte ad una sconfitta elettorale, valorizzare e rafforzare il lavoro svolto”.
Si perde sempre ma l’importante è valorizzare le scelte che hanno determinato la sconfitta. Chi vorrebbe riavvolgere il nastro pensando alla sconfitta non tiene conto che “il voto regionale ha disperatamente guardato a destra in termini di potere malato”. Effettivamente la sanità in Calabria fa davvero schifo e quando anche il voto si ammala si perdono tutte le speranze per curarsi e guarire.
Si perde anche perché esiste “la biforcazione del voto in liste alleate e, soprattutto, restituisce un certo doppiopesismo nella valutazione tra la condivisibile analisi emersa nell'assemblea provinciale rispetto a quella cittadina, guidata da una donna, della quale, forse, se ne chiede ingiustamente le dimissioni”.
È sbagliato mettere in discussione chi ha gestito il partito per quattro anni e ha perso tutte le elezioni perché “la discussione e il confronto vero devono avvenire sui contenuti e sulle proposte concrete”. Questa è la strada da seguire ed è che “è emerso lo scorso pomeriggio in una riunione online della Conferenza delle Donne Democratiche della Provincia di Crotone, svoltasi alla presenza della portavoce regionale Teresa Esposito. Alla riunione era presente Tonia Stumpo del coordinamento nazionale delle democratiche”. Nel Pd possono “stare sereni”, come diceva l’ex Mattero Renzi, perché la linea è stata condivisa da Esposito e da Stumpo.
 
 

