"E io ci sto", chiusura con 2.000 presenze: kermesse sempre più solida
È tempo di bilancio per la sesta edizione del "Cinema sotto le stelle" di Orto Tellini a Crotone: quattro giorni di visioni, incontri e sostenibilità ambientale

CROTONE È calato il sipario nella serata di ieri (venerdì 25 luglio), con la proiezione del documentario Pino di Francesco Lettieri, la sesta edizione di "E io ci sto – Il cinema sotto le stelle", che per quattro serate ha trasformato Orto Tellini, cuore verde di Crotone, in un vivace spazio di cultura, partecipazione e riflessione.

Oltre 2.000 persone hanno preso parte alla rassegna, segno di un interesse crescente attorno a una proposta che ha saputo rivolgersi a generazioni diverse, unendo l'intrattenimento alla riflessione critica. Il tema dell'edizione – la sostenibilità ambientale – è stato declinato in un programma ricco e trasversale, attraverso cinema, arte, moda, podcast, incontri e laboratori.

Tra gli ospiti che hanno preso parte alla rassegna: Maccio Capatonda con la sua serie Sconfort Zone, i registi Francesco Lettieri e Giacomo Triglia, la produttrice Ottavia Virzì, Lodo Guenzi, il fumettista Andrea Scoppetta e la fashion designer Ludovica Gualtieri. Dal racconto poetico di "Che verso fa il pescespada?" di Giacomo Triglia, al documentario "Come se non ci fosse un domani", che ha acceso il dibattito sul cambiamento climatico, fino al ritratto intimo di Pino Daniele, il festival ha proposto uno sguardo articolato e consapevole sulle sfide del presente.


Importante anche il successo delle attività collaterali, come il podcast live "Ma ora basta parlare di me" condotto da Valerio Desirò, i laboratori per adulti e bambini, le dimostrazioni artigianali e la tavola rotonda EcoVisioni sul cinema come strumento di rigenerazione e racconto del territorio.

L'incontro EcoVisioni, in particolare, tenutosi il 23 luglio al Porto Vecchio, ha messo in dialogo esponenti del mondo istituzionale, del cinema e della progettazione culturale. Tra i relatori: Giampaolo Calabrese (Calabria Film Commission), Giorgia Cecconi (West London Film Festival), Daniele Urciuolo (Fara Film Festival), il regista Antonio Martino, Andrea Geremicca (EIIS), con la moderazione di Francesca Travierso. Presenti anche l'associazione Calanchi del Marchesato e lo scrittore ed esperto di sostenibilità Giovanni Buscema. L'incontro ha affrontato il potenziale del linguaggio audiovisivo non solo come strumento di denuncia ambientale, ma anche come leva concreta per la rigenerazione territoriale. Al centro del confronto: come produrre in modo sostenibile, come raccontare in modo etico i paesaggi e le comunità, e come trasformare il cinema in un catalizzatore di consapevolezza ecologica. L'evento ha stimolato un confronto aperto su pratiche virtuose, modelli produttivi alternativi e la necessità di nuove alleanze tra cultura e ambiente. Il pubblico ha potuto ascoltare esperienze dirette di produzioni cinematografiche che valorizzano territori marginali, riducono gli sprechi e promuovono economie locali.

"Con questa edizione – ha dichiarato Fabrizio Oliverio, direttore artistico – abbiamo voluto rafforzare l'identità del festival come spazio di confronto accessibile, che non rinuncia alla complessità ma punta a una narrazione coinvolgente e trasversale dei temi culturali e sociali più urgenti".

Il festival è promosso dall'associazione E io ci sto, con il sostegno di numerosi partner pubblici e privati, e con il patrocinio del Comune di Crotone. L'obiettivo ora è estendere le attività anche al di fuori della stagione estiva, mantenendo viva la proposta culturale lungo tutto l'anno.