L'arte bianca
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CATANZARO «Un tira e molla stucchevole che nulla ha di deontologico. Le dimissioni presentate e poi ritirate del sindaco di Crotone sembrano un teatrino da avanspettacolo. Vincenzo Voce, prima, aggredisce un consigliere di minoranza, poi, se ne pente battendosi il petto, quindi decide fare dietrofront perché la città lo avrebbe pregato di restare al suo posto, quando tutti già sapevano che quelle versate sarebbero state delle lacrime di coccodrillo». Lo afferma, in una dichiarazione, l'europarlamentare Pasquale Tridico, già candidato alla presidenza della Regione.

«La città di Crotone - aggiunge Tridico - meriterebbe ben altra considerazione e non essere interpretata da un amministratore pro tempore come un mezzo per ottenere un fine. Tanto più quando un sedicente movimentista, nel giro di pochi anni a servizio della comunità, tradisce il suo credo per buttarsi tra le braccia del governatore. Vincenzo Voce avrebbe fatto bene a non ritirare le sue dimissioni dopo i fatti accaduti, dando esempio di quella integrità morale che le istituzioni elette dovrebbero incarnare dinnanzi ai loro elettori. In una quotidianità sempre più gravata da disvalori, il sindaco Voce dà l'ennesima riprova che una poltrona val bene etica, morale e coscienza».

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