Alloggi via Israele, dal Comitato "Tufolo Farina" allerta per Occhiuto
Missiva all'indirizzo del presidente della giunta regionale: «Rischio reale di perdita finanziamento su Agenda urbana imputabile a un'errata rimodulazione del Comune di Crotone»
CROTONE Riceviamo e pubblichiamo integralmente una missiva inviata dal Comitato di quartiere “Tufolo Farina” al presidente della giunta regionale calabrese, Roberto Occhiuto, recante una «richiesta di intervento di verifica urgente per rischio reale di perdita finanziamento Agenda Urbana – Comune di Crotone alloggi sociali via Israele imputabile ad una errata rimodulazione dell’intervento eseguita dal Comune di Crotone e che oggi presenta criticità tecniche, urbanistiche, ambientali».
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Egregio Presidente,
facendo seguito alla precedente comunicazione inviata al Suo indirizzo, protocollo n. 632385 del 28 agosto u.s., il Comitato di Quartiere Tufolo-Farina intende rappresentare nuovamente la grave criticità che si sta delineando in relazione all’intervento finanziato nell’ambito di Agenda Urbana per il Comune di Crotone, relativo alla costruzione di 24 alloggi sociali in via Israele. ( Rimodulazione D.G.R 277/25)
Alla data odierna, nonostante la prossimità della scadenza vincolante fissata al 31 dicembre 2025 per l’ottenimento del finanziamento, non risulta ancora disponibile un progetto esecutivo, né risulta avviata alcuna procedura di gara aperta conforme ai principi di trasparenza e concorrenza.
Al riguardo , un articolo di giornale apparso in data 12 novembre u.s. parla dell’imminente approvazione di un vecchio progetto presentato dal Consorzio Lavoratori Montedison nel 2019, consorzio oggi in liquidazione, e sempre secondo l’articolista, il Comune pare lo voglia rispolverare e presentare come progetto dei propri uffici e tecnici. Chiaramente, sono articoli di giornali che lasciano il tempo che trovano, ma aver pubblicato anche una planimetria del progetto oltre a cristallizzare una situazione plausibile ci lascia pensare che ci sia qualcosa di vero. Il Consorzio effettivamente presentò il progetto il 24 Gennaio 2019, e lo scrivente Comitato nonostante una richiesta di accesso agli atti non ha avuto nessun riscontro in merito in barba ad ogni norma di trasparenza e partecipazione civica.
Tornando alla segnalazione, considerato che si tratta di una gara di oltre 5 milioni di euro, le tempistiche tecniche e amministrative appaiono incompatibili con il termine imposto dal finanziamento, esponendo il Comune e la stessa Regione al rischio concreto di perdita dei fondi previsti.
Ad oggi, sembrerebbe che non vi sia stata una nuova convenzione che regoli tale rimodulazione, ma si stia lavorando sulla vecchia. Già questo, se fosse vero, ci sembrerebbe non coerente con i principi di trasparenza e corretta prassi amministrativa.
A ciò si aggiungono gravi criticità di natura urbanistica, tecnica, amministrativa e ambientale, tutti motivi di un ricorso già depositato al TAR Calabria, infatti:
l’area individuata dal Comune di Crotone ricade all’interno del Piano di Emergenza Comunale di Protezione Civile quale “area di attesa”, ed Ella , in qualità di Presidente, essendo anche responsabile della Protezione Civile Regionale dovrebbe esserne il massimo garante;
la medesima area risulta destinata a verde pubblico secondo l’attuale PRG e non risulta agli atti l’approvazione di alcuna variante urbanistica; ( l’area a verde pubblico è stata certificata dagli ordini professionali di ingegneri e architetti della provincia di Crotone);
l’intervento viene portato avanti in contrasto con la volontà dei cittadini e con le osservazioni già formalmente espresse dal nostro Comitato, più volte, al Comune di Crotone;
Inoltre, dai documenti acquisiti presso il Nucleo di Valutazione e Verifica – che dichiara coerente la rimodulazione dei fondi di Agenda Urbana – emerge, a nostro avviso, una non coerenza sostanziale, poiché il nuovo intervento di costruzione di 24 alloggi in via Israele non nascerebbe in un’area disagiata, come richiesto dagli obiettivi originari del programma, bensì in una zona residenziale del Comune di Crotone, oggi oggetto di contenzioso dinanzi al TAR Calabria in merito alla sua edificabilità come sopra evidenziato.
Evidenziamo, inoltre, che il Consorzio Lavoratori Montedison risulta attualmente in liquidazione e avrebbe ceduto gratuitamente al Comune di Crotone il diritto di superficie per 99 anni, cedendo di fatto presunte volumetrie residue di un piano attuativo risalente al 1995. Tale circostanza, se confermata, richiede un approfondimento da parte degli uffici regionali competenti, poiché potrebbe configurarsi un utilizzo improprio di aree e diritti ormai decaduti o non più coerenti con la pianificazione vigente.
Per tutte queste ragioni, si chiede un Suo autorevole intervento affinché il Comune di Crotone annulli in autotutela la delibera di Giunta n. 325/25 e attivi tutte le procedure necessarie per eseguire gli originari interventi previsti nel programma Agenda Urbana, ovvero, adotti se necessario, provvedimenti sostitutivi per scongiurare la perdita dei fondi e garantire il pieno rispetto delle norme e della volontà dei cittadini residenti.
Il presidente Alfonsino Gaetano

