L'arte bianca
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CROTONE «Inibizione a svolgere ogni attività in seno alla Figc, a ricoprire cariche federali ed a rappresentare la società nell'ambito federale a tutto il 11 febbraio 2026». È costata cara l'espulsione ai danni del direttore generale dell'Fc Crotone, Raffaele Vrenna, avvenuta al 58esimo minuto del posticipo serale disputato a Salerno per proteste. La sanzione arriva per mano del giudice sportivo Stefano Palazzi, assistito da Irene Papi e dal rappresentante dell'Aia Marco Ravaglioli.

«Per avere, al 58° minuto del secondo tempo - si legge nel referto -, tenuto un comportamento non corretto nei confronti dei tesserati avversari, in quanto, in occasione di una revisione FVS si portava all’altezza della telecamera e pronunciava nei loro confronti parole provocatorie»; e «per avere, alla notifica del provvedimento di espulsione, tenuto una condotta gravemente irriguardosa nei confronti degli ufficiali di gara che si concretizzava con un contatto fisico, in quanto si avvicinava al IV Ufficiale con fare minaccioso afferrandolo per il giubbotto con le mani e proferendo nei suoi confronti parole irrispettose per contestarne l’operato».

Pronta la replica del Football club Crotone che «dopo aver preso visione del Comunicato n. 34/DIV dell’11 novembre 2025, con il quale è stata comminata l’inibizione sino all’11 febbraio 2026 al Direttore Generale Raffaele Vrenna, esprime il proprio profondo disappunto per l’ingiusta sanzione inflitta al medesimo».

La società provvederà a «tutelarsi nelle sedi opportune, dopo aver richiesto copia degli atti ufficiali di gara, al fine di chiarire compiutamente i fatti. È ferma intenzione del Football Club Crotone difendere la propria immagine e quella dei propri dirigenti, poiché quanto riportato nel comunicato del Giudice Sportivo non corrisponde a quanto realmente accaduto sul campo».


 

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