L'arte bianca
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CROTONE I dirigenti politici sono andati tutti al mare e ancora la stagione estiva non è iniziata. L’assenza totale dei partiti nel dibattito politico a Crotone favorisce il movimento politico del sindaco Vincenzo Voce, l’unico a non avere indossato il costume e piantato l’ombrellone. I partiti tradizionali delle due coalizioni di centrodestra e centrosinistra, dopo una fiammata di dibattito avviato alla fine dello scorso inverno, sono andati in letargo come i “vermituri”. Hanno preferito iniziare la stagione dei bagni.

L’impressione che se ne ricava dal silenzio del centrodestra è che la coalizione sta per arrendersi a Voce. Così si realizza il sogno del presidente della giunta regionale calabrese, Roberto Occhiuto, di sostenere la rielezione di Voce. Il presidente Occhiuto non tocca palla nelle città capoluogo di provincia (quattro su cinque esprimono sindaci di centrosinistra) e con Voce potrebbe finalmente mettere una bandierina, conquistando Crotone.

A poco serve il no secco di Fratelli d’Italia e del suo segretario provinciale, Michele De Simone, che non vuole far rieleggere Voce con i voti del suo partito. In questa battaglia De Simone non ha alleati di peso in Forza Italia e Lega. A Crotone è noto a tutti, probabilmente è al corrente anche il presidente Occhiuto, che FI è divisa in due e c’è una parte del partito, che ha un peso elettorale specifico, che addirittura potrebbe essere pronta a strappare la tessera in caso di accordo con Voce.

Nonostante questa certezza l’ipotesi di accordo con Voce, dopo una fase di dubbi, prende di nuovo piede. Sicuramente non sarà il coordinatore provinciale Sergio Torromino a mettersi di traverso. Se Occhiuto dispone, Torromino non si oppone. Le situazioni in Fi stanno cambiando continuamente come la direzione della “bandiera del vescovato” che segue sempre la linea del vento. De Simone, quindi, rischia di trovarsi da solo in una battaglia perdente, considerato che la Lega a Crotone “non è pervenuta”.

Così come non sono più “pervenuti” i partiti del campo largo. Il Partito democratico, con buona pace di tutti, sta facendo i congressi e “tutto va bene madame la marchese”. Tutti sono allineati e coperti per seguire le direttive di Nicola Irto che è stato confermato alla guida del partito regionale. Nel Pd sono diventati tutti muti e sordi e si occupano solo delle grandi questioni nazionali. Anche i Cinque stelle hanno scelto la strada del silenzio e sembrano non essere più interessati al dibattito. Voce ringrazia tutti e manda un bacio a pizzicotto al presidente Occhiuto.

 

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